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Ciao, e buon Natale.
Sono onorato di avere la possibilità di parlare con voi e le vostre famiglie, quest’anno.
Abbiamo recentemente appreso che i nostri governi, lavorando insieme, hanno creato un sistema di sorveglianza globale di massa che osserva tutto ciò che facciamo.
Il britannico George Orwell ci aveva avvertito dei pericoli derivanti da questo tipo di informazioni. Le modalità di raccolta nel suo libro (1984, ndr) – microfoni e videocamere, tv che ci osservano – sono nulla rispetto a ciò che è disponibile oggi.
In tasca abbiamo sensori che tracciano ovunque andiamo. Pensate a cosa ciò significhi per la privacy dei comuni cittadini. Un bambino che nasce oggi crescerà senza
alcuna concezione della privacy. Non saprà mai cosa significa prendersi un momento privato per se stesso, avere un pensiero non registrato e non analizzato.
Ed è un problema, perché la privacy conta.
La privacy è ciò che ci consente di determinare chi siamo e chi vogliamo essere.
Il dibattito che stiamo avendo oggi determinerà quale grado di fiducia potremo riporre sia nella tecnologia che ci circonda, sia nei governi che la regolano.
Insieme possiamo trovare un equilibrio migliore, mettere fine alla sorveglianza di massa e ricordare al governo che, se davvero vuole sapere come la pensiamo, chiedere costa sempre meno che spiare.
A tutte le persone in ascolto: grazie, e buon Natale.
Edward Snowden